- Pubblicata il 03/07/2015
- Autore: Fabio Cordova
- Categoria: Racconti erotici ricatto
- Pubblicata il 03/07/2015
- Autore: Fabio Cordova
- Categoria: Racconti erotici ricatto
Ricatto Morale (2) Parte - Torino Trasgressiva
Ero li in attesa che lei arrivasse, la vidi arrivare verso le otto e 15 minuti, tutta sconvolta e e tremante e
disse ma come ti sei permesso di seguirmi, chi credi di essere! Io le risposi credimi ma ero li per caso
che passeggiavo, cercando dei funghi quella e la zona giusta, poi vi vidi arrivare, e ho visto te
scendere dall'auto con una persona nuova in intimità, poi e avvenuto il resto, mi dispiace le ho detto
era inevitabile, ho solo colto l'occasione. Ho sempre sostenuto che tu eri una moglie perfetta, ma mi
sono sbagliato nel giudicarti, lei disse: ora cosa vuoi da me? Io non voglio che mio marito viene a
sapere una cosa simile, per me sarebbe una catastrofe capisci? Certo che l'ho capisco. Lei: dimmi il
prezzo per il tuo silenzio, io: qualsiasi? Lei dipende, non sono molto ricca! Io risposi, ma chi a parlato di soldi?
Se vuoi il mio silenzio dovrai seguire le mie istruzioni a dovere, Lei cosa cercchi da me? Io dovrai
sottostare alle mie condizioni ogni volta che io vorrò e quando vorrò, senza limite di gioco, nelle ore
che non sei in compagnia di tuo marito. Lei e cioè? Io mi avvicinai al suo orecchio e le disse a bassa
voce tenendole la mano nella mia, dovrai soddisfare le mie voglie quando io lo vorrò, e come io vorrò,
diversamente, non avrai il mio silenzio, invece di contare sulla mia descrizione. Lei rimasse perplessa e
disse,ma se tu sei uno degli amici di mio marito, perchè vuoi farle questo torto? Io ma non voglio farle
torto a lui, voglio solo fare ciò che desidero con una donna insodisfatta, e si consola con il bavoso del
tuo capo ufficio, solo per sentirti realizzata. Quindi chiudiamo il discorso, damani le dirai che non vai a
lavorare perche ti senti male, e poi ti recarai a casa mia, e la sera potrai andare a casa in orario. Lei:
abbassò gli occhi e mi disse, e chi mi garantisce che lui non lo saprà mai? Io: e perchè dovrebbe se io
ho raggiunto il mio scopo? Lei: ok. A domani. Il mattino seguente si recò a casa mia, suonò ed io apri la
porta e la feci entrare, lei rimase in piedi vicino alla porta inpacciata dalla situazione un pò stravolgente
e ricattatoria. Io: mi sono seduto sul divano e la guardavo, lei con la testa in giù. Poi io presi l'iniziativa
e le dissi siediti qui al posto mio, lei si sedette, io mi alzai, e le accarezzavo i capelli, capelli al maschile
dicendolo prendimelo subito in bocca, e non toccarlo con le mani, ma solo bocca e gola e lingua, era
tutta rossa mi guardo con i suoi occhi, di colei che subbisce il ricatto morale, poi non esitò, mi sbottonò
la cerniera lo tiro fuori duro e molto eccitato e lo prese in bocca lavorando a metà il mio cazzo, io le
dicevo di prenderlo tutto e di farlo scomparire nella gola e con lingua accarezzarmi le palle, lei rispose
e molto grosso e lungo, io dissi non fare storie e solo 25 cm, con calma c'e la puoi fare, e ame fai solo
godere, e lei si mise a l'opera. Aveva due labbra spesse e dolce una lingua calda e di veluto, il mio
cazzo era sempre più eccitato, poi lo tolsi dalla bocca e le dissi di aspettare, andai ad abbassare la luce
e la misi ombrata, poi le chiesi di appoggiare la testa sul divano di aprire le gambe e toccarsi la figa
mentre io lavrei scopata in bocca, le pose la testa sul cuscino io mi avvicinai e le infilavo il cazzo in
bocca e spingevo dentro avanti e indietro con molta calma, lei i primi momenti rigurgitava saliva, poi
tutto ando a meraviglia, le davo colpi lunghi e ben distesi, poi lo toglievo alzavo il suo volto e la
invitavo a guardarmi, e le infilavo la lingua nella bocca succhiandole la lingua come le stessi facendo un
pompino, poi ricominciavo a scoparla in gola, andai avanti cosi per circa 30.minuti, non volevo godere
in fretta lo trovavo molto eccitante, e le dicevo sei un ottima pompinara, lo fai diventare duro anche a
un ottantenne, le dicevo con foga ciuccia troia, sarai la mia troia quando io lo vorrò, ciuccia ciuccia, poi
mi fermai, le dissi di togliersi le mutande e il regiseno di tenere il vestito adosso, cosi fece la girai con
la testa in giù, e le infilai il cazzo di nuovo in bocca, e contemporaneamente le leccavo la figa, posso
solo dirvi che la trovavo molto eccitata, la scopavo in bocca con foga, e lei si aggrappava alle mie
chiappe e le stringeva, le strofinavo la lingua sul clitoride e tra le labbra della figa, poi non resistetti
La invitavo a inginocchiarsi sul mio pavimento difronte allo specchio, ora ho voglia di godere e riempirti
la bocca mentre la baciavo in bocca e sulle labbra, tieniti pronta e guarda attraverso lo specchio sui miei
occhi mentre ti scopo la gola e non staccarli, e dopo che raggiungerò l'orgasmo risurcchia con calma
fino ad asciugare l'ultima goccia di sperma, e risurcchia con la lingua e non staccarmi i tuoi occhi dai
miei, ok? Lei: ok. E cosi fece, lo fece sparire nella gola e contemporaneamente tirava fuori la lingua
massaggiando le mie palle, un movimento piano e dolce, e mi guardava attraverso lo specchio, io le
accarezzavo la testa, dicendole vedrai in futuro che bei giochini che faremo. cose che non ti sei mai
sognata, ma se mi ascolterai ti farò godere a dovere fino a farti ubbriacare di emozioni, non e difficile
ma solo seguire le mie istruzioni, ora continua perchè sto venendo, non mollare e non distoglermi i
tuoi occhi, dai miei ti prego, eccomi eccomi, bocca suprema, le sborrai nella gola a fontanella sborra
molto calda, bocca piena della eccitazione che lei mi aveva dato, poi prese e lo risurcchio, varie volte
lo tolsi dalla sua bocca come dal bidet, la presi e l'abbracciai forte a me, dicendole tu non sai da quando
ti desidero, e da molto tempo, vederti mentre cammini per la strada e anccheggi le tue chiappe, e
quando parli, vederti muovere le tue labbra, ti desidero tanto, quindi ti consumerò con molta calma.
Tutti i giorni, quando scendi troverai un biglietto sotto al mattone, vicino alla tua buca, sarà il nostro
segreto, tu lo apri e leggi le istruzioni. Lei: ok. Io ora siediti che preparò un caffe, tu rilassati il tempo
di riprendermi, voglio prenderti la figa che desidero da molto tempo, sai ti ho visto come le ballavi
sopra al tuo capo ufficio, e cosi che ti voglio, sculettante mentre lo prendi nella tua figa, ora rilassati....
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Camillo 2
Vedendo nessun commento al tuo racconto, mi permetto di arricchirlo col mio; Posso ? Ieri sera mi trovavo come spesso, nella hall del "CONTINENTAL" e, mentre i camerieri nei loro colorati gilet "volavano" tra i tavoli, col pensiero mi sono astratto, ho pensato sorridendo a quei 4 CULA che battono questo sito. Pensavo a come è variegato il mondo, qui, lusso, eleganza, gentilezza, signorilità e là, tra loro, volgarità, sporcizia, puzzo ma soprattutto vizio. Un velo di tristezza mi colse quando poi pensai ai vari fede, cora, fox lady, frank e cula vari, tristezza nell'immaginarmi come, per la loro turpe depravazione, avvelenano l'esistenza ai loro genitori; Sì, il loro egoismo arriva a trattare così, proprio coloro che gli dettero la vita. Incredibile. Mi prese uno sgomento indicibile. Poveracci, in fondo fanno anche pena, non riescono a vedere in che baratro si sono cacciati. Speriamo che qualcuno si ravvedi.