- Pubblicata il 27/05/2019
- Autore: MALERBA C.
- Categoria: Racconti erotici fetish
- Pubblicata il 27/05/2019
- Autore: MALERBA C.
- Categoria: Racconti erotici fetish
PISSING CON MIO SUOCERO – 1° tempo - Asti - Torino Trasgressiva
Da diverso tempo mi sono resa conto che la mia perversione sessuale non conosce limiti. A quarant'anni suonati e dopo aver sfornato due bambini, guardo ancora ogni ragazzo o uomo che sia, immaginando le più strane fantasie sessuali e avventure e, talvolta, le metto in pratica.
L'ultima mi è capitata dieci giorni fa. Dovete sapere che ogni settimana io e mio marito faccciamo visita ai suoi genitori, o meglio alla madre e al patrigno, perchè lei è rimasta vedova e si è risposata da un po' di tempo con un anziano agricoltore della zona. Pranziamo da loro e, immancabilmente, mamma, figlio e nipoti escono per andare in paese e al cimitero, lasciando me e il suo patrigno per cazzi nostri.
Vivono in un paesino poco distante da Torino, affacciato sui suoi terreni coltivati principalmente a viti e alberi da frutta, e la mia mente vive tutto questo come un luogo ideale per un'attività sessuale illecita.
Il suo patrigno ha almeno 30 anni più di me e mi incuriosiva. Quella volta, mentre eravamo soli nei frutteti, avevo bisogno di fare pipì e, invece di andare fino alla casa, mi sono diretta dietro un albero di mele. Così ho abbassato i pantaloni e le mutande e, proprio mentre cominciavo la mia pisciata prorompente, è arrivato anche lui, il patrigno.
Mi aspettavo delle scuse e un rapido dietro front, invece no. Stava fissando la mia fica con lussuria e io mi sono sorpresa nel vedere il vecchio che mi osservava urinare.
E' rimasto lì anche quando ho finito, ho preso un fazzoletto di carta e ho accarezzato le labbra della mia fica asciugandola.
Quando ho tirato su i pantaloni, mi sono accorta che aveva avuto un'erezione. Il suo pacco gonfio ne era la prova. Non abbiamo detto una parola, ma mi eccitava l'idea di aver esposto la mia fica a un vecchio porco.
Abbiamo girato tra gli alberi come se nulla fosse accaduto, ma dopo un po' ha detto: - Non dirai niente di quel momento, vero?
- Perchè, ti sei divertito?
- No... cioè sì.... Mi piace un casino il pisciare e cose del genere...
- Sarò muta come un pesce... però avrei preferito aver visto anche il tuo cazzo pisciare...
Ha appena sorriso mentre andavamo verso un muretto di recinzione, poi ha guardato verso di me.
- Se vuoi, da' un'occhiata...
Arrivati al muretto, ha tirato fuori il suo pene. Era di discrete dimensioni e ha iniziato a pisciare.
- Aspetta, fammi sentire con la mano l'urina mentre sale nel tuo uccello...
Ho sentito il leggero flusso sotto le mie dita, e poi le tensioni muscolari per gli ultimi schizzi. Lui ha detto:
- Per favore, scuoti le gocce fino alla fine...
CONTINUA
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